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Umanità dentro la guerra

Storia di un italiano tra guerra e liberazione

Ferdinando “Silla” Pascolo giunto a novant'anni rompe il riserbo durato una vita e decide di narrare le vicende della guerra di Russia e della lotta di liberazione di cui è stato protagonista.
Nelle sue azioni non è spinto da scontate ideologie politiche ma dall'altruismo e per questo la sua visione degli accadimenti si distingue dalle versioni "ufficiali".
Scrive “Se ammazzi qualcuno, però, il prezzo della tua azione lo pagano gli altri e nel nostro caso la proporzione delle rappresaglie era di dieci a uno. Un costo troppo alto da accettare. Io, poi, con i tedeschi avevo un debito d'onore: mi avevano dato carne e pane a Dnepropetrowsk. Non potevo dimenticarlo e non riuscivo a non vedere l'essere umano che stava sotto la divisa.”
Il libro, avvincente nel racconto di fatti realmente accaduti, contiene un forte messaggio di umanità.
A proposito del libro, Claudio Magris così si è espresso: “… è veramente un libro bellissimo, pieno di freschezza e di verità, di -credo inconsapevole- forza epica. È la tessera di un mosaico, o meglio di quello che potrebbe e dovrebbe essere il mosaico di un'altra Italia.”
“Ci sono delle pagine bellissime come quella, veramente indimenticabile, dell'incontro con la ragazza malata che muore poco dopo … spero che il libro abbia tutti gli onori che si merita.”

Torreano di Martignacco - Villa Italia - 13 dicembre 2013 ore 11:00; Udine - Salone del Consiglio Provinciale - 13 dicembre 2013 ore 15:00

Ispirato dal memoriale “Che strano ragazzo” di Ferdinando Pascolo Silla. Una riflessione sulla pace nei punti estremi dei due conflitti del secolo scorso, in Martignacco presso la Villa Italia venerdì 13 dicembre 2013 ore 11.00 e nel pomeriggio a Udine, Salone del Consiglio Provinciale, venerdì 13 dicembre 2013 ore 15.00.
Interventi di: dott.ssa Anna Maria Zilli, Gen. C.A. Alberto Ficuciello, don magg. Sigismondo Schiavone XXI Rettore del Sacrario di Redipuglia, dott. Romano Vecchiet.
NB: Considerato che la sala di Villa Italia di Martignacco è molto piccola e non può accogliere un numero elevato di ospiti e viste le adesioni, è stato deciso di ripetere la riunione nel nel pomeriggio presso il Salone del Consiglio Provinciale. Scarica il pieghevole.

UDINE - 24 ottobre 2013
Progetto Umanità dentro la guerra

Ispirato dal memoriale “Che strano ragazzo” di Ferdinando Pascolo Silla in Udine, Sala Ajace, Loggia del Lionello, giovedì 24 ottobre 2013 alle ore 11
Interventi di: dott. Federico A. Pirone, on. Pietro Fontanini, dott.ssa Anna Maria Zilli, don magg. Sigismondo Schiavone XXI Rettore del Sacrario di Redipuglia, dott. Romano Vecchiet. Scarica l'invito.

UNESCO - LUCCA e FIRENZE - marzo 2013

A Lucca, città scelta per lo svolgimento del 33° Consiglio Esecutivo delle Federazioni Mondiali UNESCO, l'Istituto G.G. Marinoni ha ricevuto la Medaglia UNESCO per il PROGETTO "UMANITÀ DENTRO LA GUERRA". proprio in occasione della riunione dell’Executive Board e che riunisce ogni anno gli Stati aderenti all’UNESCO. Nel marzo 2013 l'Esecutive Board è stato convocato a Lucca e Firenze; città che hanno ospitato la World Federation of UNESCO Clubs, Centres and Association.
L' 11 marzo 2013 in Palazzo Vecchio a Firenze sempre in occasione dei lavori del 33° Consiglio Esecutivo delle Federazioni Mondiali UNESCO si è istituita la Giornata internazionale dell'ETICA GLOBALE. L'intervento conclusivo della mattinata è stato assegnato agli studenti dell?Istituto G.G. Marinoni, che hanno illustrato come il progetto "Umanità dentro la guerra" entri di Diritto e sia alimento per la Giornata dell'Etica Globale.

SACRARIO DI REDIPUGLIA - aprile 2013

Per ricordare la figura di Ferdinando Pascolo "Silla" in coincidenza con il secondo anniversario della scomparsa 28 aprile 2011, il suo nome è risuonato nell'Omelia tenutasi presso il Sacrario di Redipuglia.
E' un Sacrario dedicato ai caduti della I° Guerra mondiale, esso richiama alla mente i nazionalismi del secolo scorso, nazionalismi che non hanno cessato di mietere vittime, anzi proprio quei nazionalismi sono sfociati nei tragici eventi del II° conflitto.
Oggi quel Sacrario e quei morti vogliono parlare ancora, vogliono consegnarsi a un'Europa che va unificandosi. Non è un caso che la Cappella che si trova sulla sommità di quell'imponente e maestosa scalinata che ripete ossessivamente "PRESENTE" venga destinata alla Regina della Pace, alla madre di tutti i soldati di tutte le guerre, ad una Madre che vuole ricongiungere gli Europei con un abbraccio fraterno e solidale. Per dare un segno di questa svolta la Regina della Pace è richiamata in 19 lingue, tanti erano gli idiomi parlati da chi si è fronteggiato sul Carso e poi c'è la frase di Ferdinando Pascolo "Silla" che ha incontrato una madre sull'Ansa del Don. Quella frase è posta alla base della statua della Regina della Pace, una Assunta senza corona, una Madre.
“... in quel soldato italiano stanco avevano visto semplicemente uno come loro ... e quella donna, che io trattai con rispetto, si comportò come tutte le madri di tutti i figli in guerra”. Una regina di pace.
Ferdinando Pascolo Silla, fronte russo 1942

Umanità dentro la guerra